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Telosaes.it

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Maria Palazzolo

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Reg.: Trib. di Roma 295/2009 del 18 settembre 2009

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Settembre 2025, Anno XVII, n. 9

Alessandra Bruni

Custode del Cielo

Ogni giorno centinaia di migliaia di persone in Italia scelgono il trasporto aereo perché è sicuro. Tuttavia la sicurezza non è una caratteristica intrinseca del volo, bensì il frutto di un impegno continuo da parte di ENAV.”

Telos: Presidente di ENAV da poco più di due anni. Perché l’attività di ENAV è importante per ognuno di noi?

Alessandra Bruni: ENAV gestisce il traffico aereo civile in Italia, e ne garantisce l’ininterrotta operatività secondo i più elevati standard di sicurezza ed efficienza. In un mondo sempre più plasmato dalle interconnessioni globali e dall’ampia mobilità di persone e merci, la sicurezza e l’efficienza del traffico aereo rappresentano pilastri fondamentali a tutela degli individui e della società.
Ogni giorno centinaia di migliaia di persone in Italia scelgono il trasporto aereo perché è sicuro. Tuttavia la sicurezza non è una caratteristica intrinseca del volo, bensì il frutto di un impegno continuo da parte dei service provider come ENAV, la quale coltiva al proprio interno una vera e propria cultura incentrata sulla safety, che permea gli atteggiamenti individuali, di gruppo e organizzativi.
La nostra missione è quindi garantire sempre la sicurezza ai milioni di passeggeri che volano nei cieli italiani, e quindi contribuire alla crescita efficiente, innovativa e sostenibile del trasporto aereo nazionale ed europeo.

L’innovazione tecnologica è centrale proprio per i compiti istituzionali di ENAV… ma va molto oltre. Ci dice come?

Nel fornire i servizi di navigazione aerea, ENAV si affida non solo al proprio personale operativo altamente qualificato, ma anche alle sue dotazioni tecnologiche e infrastrutturali di eccellenza, che insieme permettono alla Società di collocarsi stabilmente tra i cinque maggiori player del settore in Europa, non solo per performance operative ma anche per capacità di innovazione.
Per fare solo un esempio, ENAV sta implementando le torri di controllo digitali, già attive a Brindisi e a Perugia. Una rivoluzione nella gestione del traffico aereo che consente ai controllori di gestire le operazioni da una torre remota, posizionabile anche a molti chilometri di distanza dall’aeroporto interessato.
Tante delle soluzioni tecnologiche in cui ENAV è pioniera hanno effetti molto positivi non solo sul piano della sicurezza e dell’efficienza, ma anche della sostenibilità, ad esempio in termini di consistente abbattimento delle emissioni di CO2 che derivano dal traffico aereo.
Ma l’attenzione all’innovazione si spinge molto lontano, anche al di là del core business legato al traffico aereo ‘tradizionale’. Attualmente, un ambito al quale il Gruppo guarda con grande attenzione è rappresentato dal mondo dello spazio aereo a bassa quota tramite velivoli senza pilota, i droni insomma!
Le potenzialità di questo settore sono enormi sul piano dello sviluppo della mobilità sostenibile ma anche in termini di nuove opportunità di business (e di creazione di nuovi posti di lavoro): basti pensare al trasporto di persone, merci e materiale biomedicale, o ancora all’ispezione e mappatura di aree ed infrastrutture o al supporto all’agricoltura. Il Gruppo ENAV è all’avanguardia nel settore ed è stato il primo in Europa, e attualmente l’unico in Italia, ad aver ottenuto la certificazione quale service provider per la fornitura di servizi comuni di informazione per tutte le parti coinvolte nel traffico dei droni (CISP).

Qual è la prossima sfida che ENAV dovrà affrontare?

Il Piano Industriale 2025-2029 del Gruppo ENAV prevede una serie di sfide importanti anzitutto in termini di potenziamento del core business legato alla gestione del traffico aereo convenzionale. Si prevedono nuovi significativi investimenti di tipo tecnologico e infrastrutturale per mantenere sempre i massimi livelli di sicurezza ed efficienza.
Al contempo si proseguirà, fra l’altro, nello sviluppo delle attività legate al mondo dei droni e alle grandi potenzialità che vi sono sottese, foriere di importanti opportunità non solo per l’azienda ma anche per l’intero Sistema Paese.
In generale, il Gruppo ENAV intende potenziare la sua presenza anche in settori non regolamentati. La nostra realtà rappresenta già un player molto autorevole nell’offerta di servizi legati al controllo della navigazione aerea ed è attiva in numerosi paesi ubicati su tutti e cinque i continenti. Tuttavia, riteniamo che la sua presenza nei mercati internazionali abbia importanti margini di crescita e su questa prospettiva il Piano Industriale ha riposto particolare attenzione.
Le diverse progettualità e iniziative sfidanti che stiamo perseguendo non perdono mai di vista l’orizzonte della sostenibilità. Abbiamo recentemente approvato un piano pluriennale di sostenibilità pienamente integrato con il piano industriale; proseguiamo coerentemente con quell’approccio che ha già confermato ENAV quale operatore best in class per la sostenibilità nel suo settore di riferimento, ottenendo importanti certificazioni e pubblici riconoscimenti.

Uno dei progetti che le sta più a cuore è quello della Fondazione ENAV. Perché?

Fondazione ENAV ha una storia recente: costituita nel 2023 è divenuta operativa nel 2024 con la mia presidenza. In poco più di un anno abbiamo realizzato diverse iniziative di rilevanza sociale, umanitaria e culturale.
L’estate scorsa abbiamo ristrutturato e riattivato una scuola nella periferia di Malindi, permettendo a circa 250 scolari tra i 4 e i 16 anni (di cui la metà bambine o ragazze) di riprendere la frequenza scolastica. Sempre in Kenya stiamo realizzando nuovi progetti in ambito sanitario con il supporto di primarie realtà accademiche e sanitarie italiane.
Guardiamo anche alle esigenze dei più bisognosi nel nostro Paese: abbiamo ad esempio avviato collaborazioni per l’offerta di un servizio di lavanderia per persone senza-tetto e in difficoltà o ancora per il supporto ai malati oncologici.
Cerchiamo di curare la promozione della cultura, una cultura non fine a sé stessa ma messa al servizio delle persone. La Fondazione ha ad esempio lanciato un primo progetto di podcast – “La luce in fondo” - dedicato ai temi esistenziali vissuti nel nostro tempo e inaugurato il format delle “Fly High Talks”, occasioni di pubblico confronto fra personalità di alto profilo su grandi temi di rilevanza civile e sociale. Abbiamo inoltre inteso dare il nostro supporto a un evento di straordinaria portata culturale e spirituale nell’anno in corso: il Giubileo.
Usando una terminologia acquisita, possiamo dire che rispetto agli ambiti ESG (environmental, social e governance) Fondazione ENAV cura la sfera social, del terzo settore. A me piace però usare anche parole diverse e sottolineare che la Fondazione mostra attenzione agli altri in ogni aspetto rilevante dell’esistenza, dai bisogni materiali più impellenti sino alle esigenze di ‘nutrimento’ culturale e spirituale proprie dell’essere umano.
Il concetto del ‘volo’ – che impronta il business del Gruppo ENAV – assume una valenza simbolica particolarmente evocativa quando è declinata nell’attenzione all’umano. Credo che in questo risieda la risposta principale alla sua domanda sulla mia particolare affezione ai progetti della Fondazione.

Marco Sonsini

Editoriale

Parlare di trasporto aereo evoca un tessuto di ingegneria, istituzioni e responsabilità pubblica che trascende il gesto del decollo. Se il viaggio aereo appare ormai agli occhi del passeggero come un atto quasi naturale, lo si deve ad un sistema complesso fatto di persone e tecnologie che lavorano senza clamore per trasformare il rischio in affidabilità. ENAV è una di queste presenze discrete, anzi è l’architrave invisibile di questo sistema, come ci confermano le parole della nostra ospite di settembre di PRIMOPIANOSCALAc, Alessandra Bruni, Presidente del Gruppo. Sotto la sua guida ENAV ha approvato un complesso piano industriale che prevede anche investimenti per lo sviluppo di nuove piattaforme di gestione dello spazio aereo.
Come si governa uno spazio che diventa sempre più complesso, popolato non soltanto da aerei tradizionali ma anche da droni e sistemi satellitari? La governance del cielo richiede standard condivisi, protocolli di convivenza e linguaggi tecnici armonizzati oltre i confini.
La tecnologia può innalzare l’efficienza ma non può da sola fungere da bussola etica. La modernità dei sistemi di controllo e l’introduzione, ad esempio delle torri digitali e servizi per il traffico a bassa quota devono convivere con una responsabilità culturale che tenga insieme sicurezza, accessibilità e senso civico. E questa è la filosofia che muove la Presidente Bruni.
Un esempio recente conferma l’importanza strategica che può avere un gestore dello spazio aereo in una situazione di crisi internazionale. Lo scorso luglio, durante la Conferenza per la Ricostruzione dell’Ucraina, ENAV, insieme a Leonardo e all’ente ucraino UkSATSE, ha sottoscritto un Memorandum di Cooperazione per avviare il piano UARRP (Ukraine Air Traffic Management Restoration and Recovery Plan). ENAV contribuirà al ripristino e potenziamento delle infrastrutture di navigazione aerea civile ucraine con il suo know-how operativo e servizi di consulenza, compresa la donazione di cinque radar primari di rotta.
L’Italia, attraverso ENAV, porta in questo scenario una competenza che si traduce non solo in efficienza tecnica ma anche in contributo diplomatico e culturale.
Ed è qui che emerge la connessione tra il Gruppo la Fondazione ENAV. Se la società presidia la sicurezza tecnica del cielo, la Fondazione ne interpreta la valenza simbolica e umana. I progetti educativi in Kenya, le iniziative per i più fragili in Italia, le "Fly High Talks" che aprono spazi di riflessione civile: tutto questo disegna una stessa traiettoria. La gestione del cielo, con la sua precisione ingegneristica, e la cura delle comunità, con la loro fragilità, diventano due lati della medesima responsabilità. In questo senso, la Fondazione non è un capitolo separato ma il naturale prolungamento della missione industriale di ENAV.
Il cielo, da sempre simbolo di libertà e aspirazione, diventa così anche spazio politico e civile: un luogo nel quale tecnologia e cultura dialogano per costruire convivenza. È questo, forse, il lascito più profondo della visione di Alessandra Bruni: mostrare che si può volare alto non solo con le ali della scienza, ma anche con quelle della responsabilità collettiva.
Rosso, nero e bianco, i colori storici di Telos A&S li ritrovate nella grafica delle copertine del 2025 di PRIMOPIANOSCALAc.  L’identità dell’intervistato è rivelata per metà dal suo volto e per l’altra metà da una citazione tratta dall’intervista. Il suo nome è scritto con l’Abril Fatface, un elegante carattere ispirato ai manifesti pubblicitari europei del XIX secolo.

Mariella Palazzolo

Alessandra Bruni

Alessandra Bruni è Presidente del Consiglio di Amministrazione di ENAV S.p.A. dal 28 aprile 2023 e dal 14 novembre 2023 è Presidente di Fondazione ENAV – E.T.S. Per oltre un anno è stata anche Presidente del Comitato endoconsiliare di Sostenibilità del Gruppo. Avvocato di Stato dal 1990, la Bruni sin dal 2003 è anche consulente giuridico di importanti realtà economiche pubbliche o a controllo pubblico come SACE S.p.A. (dal 2003), Simest S.p.A. – Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (dal 2017) e ICE (dal 2021), con particolare expertise in materia di gestione di fondi pubblici e internazionalizzazione.
Ha assunto negli anni incarichi di docenza in diversi Atenei pubblici e privati. Ad esempio, presso l’Università “La Sapienza” di Roma è stata docente dal 2003 al 2013 per la Scuola di specializzazione delle professioni legali. Tra le sue tante pubblicazioni troviamo la monografia del 2011, La difesa dello Stato nel processo (Utet Giuridica).
È Presidente di Corte d’Appello Federale presso due diverse federazioni sportive nazionali. E non a caso! Appassionata di sport, che ha praticato a livello agonistico, ha poi iniziato a studiarlo anche dal punto di vista giuridico mutuando queste sue esperienze nel diritto sportivo. Madre di due figlie, una atleta professionista e l’altra impegnata nel campo della moda, la Bruni ama la buona cucina e le buone letture con una predilezione per gli scritti di stampo filosofico e psicologico.

Marco Sonsini