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Telosaes.it

Il Blog di Telos

13
Set, 2016

Sì, sono una lobbista e vi racconto cosa faccio

Scrivere nel mio breve profilo "lobbista" accanto al mio nome è stata una scelta ponderata. C'è sempre il rischio di venire sommersa da un coro di Buuuuuuu. La parola lobby, infatti, è quasi sempre utilizzata in un'accezione negativa. Generalmente si dice "lobbista" di una persona dedita a traffici opachi, legati a quelli che va di moda chiamare "poteri forti". Non è sempre così, e non dovrebbe essere così. L'attività di lobby si può e si deve fare in modo trasparente e legittimo. L'intento di questo post è semplicemente raccontare cosa fa un lobbista. Poi sarete voi a giudicare.

Qualche tempo fa, proprio su Huffington Post, un lettore di nome Gian Franco mi ha chiesto in cosa consistesse il mio mestiere. Anche se troppo lunga per una conversazione su un blog, la mia risposta si è rivelata sintetica, in confronto alla logorrea tipica del lobbista sempre in cerca di raccontare cosa-fa.

Per spiegare cos'è la lobby, mi servirò qui di un esempio pratico, senza il quale non sono mai riuscita a farmi capire. La possibilità di essere fraintesi, con il mio mestiere, è sempre dietro l'angolo. E allora ritorno indietro nel tempo, e racconto un episodio che mi riguarda. Vent'anni fa, ero appena entrata in uno studio specializzato nella lobby, seguivo tra i vari clienti, l'Automotoclub Storico Italiano, un'associazione che riunisce gli appassionati di veicoli storici. In quei giorni, il Ministero dei Trasporti stava elaborando la riforma del codice della strada, ed eravamo stati chiamati per aiutare l'associazione a presentare alcune specifiche tecniche da prendere in considerazione nei lavori (ecco la risposta alla domanda "chi vi paga e per fare cosa?").

Nel fare il mio monitoraggio legislativo quotidiano, mi accorgo che il Ministro dei Beni Culturali aveva presentato un disegno di legge che, con un piccolissimo comma, inseriva le auto e le moto storiche tra i beni culturali. Questo rappresentava certamente un blasone importante per i collezionisti, ma, a ben guardare, avrebbe anche limitato la circolazione delle loro amate auto e moto, e senza motivo! Per esempio, per andare a un raduno internazionale, avrebbero dovuto chiedere un permesso alla Sovrintendenza sei mesi prima.

Abbiamo atteso che il disegno di legge fosse assegnato a una delle due Camere del parlamento (in quel caso il Senato), poi alla Commissione competente (primo passo dell'iter legislativo) e che venisse individuato il relatore. Una piccola digressione. Il relatore è il senatore o il deputato (di solito della maggioranza, ma non sempre) delegato, dal Presidente della Commissione, a studiare un disegno di legge (o un altro documento) e a riferire alla Commissione. Il relatore è una sorta di regista politico del dibattito, che esprime il suo parere (in realtà, quello della maggioranza) su tutti gli emendamenti presentati, analogamente al rappresentante del governo.

Nel frattempo, insieme al cliente, abbiamo preparato il documento di posizione, la proposta di emendamento e le "giustificazioni", termine tecnico che indica la motivazione dell'emendamento. Abbiamo quindi chiesto un appuntamento ufficiale al relatore del disegno di legge e abbiamo proposto un emendamento che chiariva che le auto e le moto storiche potevano circolare liberamente anche all'estero, in occasione di mostre e raduni. Si trattava solo di un brevissimo inciso: "tranne che l'uscita non sia temporanea e per la partecipazione a mostre o raduni internazionali". Poche parole che facevano la differenza! L'emendamento è stato poi approvato e inserito nella legge.

Il lavoro del lobbista è presentare un'istanza, lasciando al legislatore la libera decisione democratica. In altre parole, il mio lavoro è far ascoltare una voce, mai ottenere un favore. Per evitare equivoci con i clienti, ma anche con le Istituzioni, il mio studio non accetta contratti legati al risultato. Questo per allontanare anche solo l'idea che sia accettabile fare pressioni e influenzare il processo decisionale pubblico (ovviamente siano contenti se la nostra voce è stata ascoltata e la nostra istanza recepita, anche in parte). Noi informiamo. Non tutti possono sapere tutto e, a volte, anche i massimi esperti non si rendono conto dell'impatto che una norma può avere su un determinato settore. Preferiscono farla lo stesso? L'importante è che siano edotti delle conseguenze del loro legiferare. Temo di non essere stata breve ma spero di aver contribuito a far capire cosa significa "fare il lobbista".

Sì, sono una lobbista e vi racconto cosa faccio