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Telosaes.it

Il Blog di Telos

28
Mar, 2017

Come è finita al Bea Café? Belli, buoni e utili questi lobbisti?

Cominciamo con una nota allegra. Solo posti in piedi al Bea Café il 14 marzo.

Eppure si parlava di lobbying, certo non un tema popolare.

Il padrone di casa, Andrea Ballarini è però una certezza di serietà, come certezza di serietà è l’agent provocateur, Flavia Trupia. Insomma Mariella Palazzolo, di Telos A&S, non poteva avere migliore compagnia.

Ma cosa si sono detti?

Andrea Ballarini inizia così: ‘Della lobby abbiamo un’idea abbastanza stereotipata, gente che in stanze chiuse, in tavoli chiusi, parla e decide le sorti del mondo. Di cosa si tratta invece? ’

Palazzolo replica dicendo che si tratta di tutt’altro: ‘Fare lobbying” significa partecipare ad un processo decisionale. Ma chi decide alla fine è chi è al governo (dal più piccolo Comune alla Commissione Europea).  Il lobbista aiuta un gruppo di interesse a rappresentare all’Istituzione competente il proprio punto di vista, proposta o posizione su una norma’.

Trupia commenta: ‘Dal punto di vista linguistico la parola lobby è legata ad una coppia linguistica cioè potente lobby. E questo rafforza la necessità di chiarire meglio cosa è e cosa fa un vero lobbista’.

‘Ma quali pressioni? - replica Palazzolo. Pensateci bene allora: in quali condizioni è possibile “fare pressione”? Soltanto se si hanno contropartite da offrire, minacce da perpetrare, amicizie o contiguità da sfruttare. Quale di queste possibilità rispecchia il contesto nel quale lavora un lobbista? NESSUNA. Un lobbista è un professionista della rappresentanza di interessi e non potrà far leva su nient’altro che non sulla forza e la ragionevolezza dei propri argomenti’.

Ballarini domanda: ‘Ma allora c’è bisogno di tante competenze? ’.

Da questa domanda prende spunto Trupia: ‘Credo proprio che per fare il lobbista bisogna essere dei gran secchioni’.

E Palazzolo conferma raccontando una serie di esempi dove la sua attività l’ha portata a dover approfondire le cose più disparate.

Ma in tutto ciò qualcuno ha poi detto che Remy Danton, il lobbista di House of Cards proprio brutto non è? Decidetelo voi.

Come è finita al Bea Café? Belli, buoni e utili questi lobbisti?